LA TUA TIROIDE by Claudio Corsi

A cosa serve? La tiroide è situata davanti alla laringe e alla trachea,nella parte centrale e anteriore del collo. Somiglia a una farfalla, a una H, a un antico scudo (da qui l’etimologia). Formata da due lobi uniti da un istmo. È una ghiandola (cioè un organo che libera sostanze necessarie alla vita) endocrina (cioè libera ormoni all’interno dell’organismo e non all’esterno, altrimenti sarebbe esocrina). Libera queste sostanze nei capillari che la circondano e quindi nel flusso sanguigno. Quindi, serve a produrre ormoni (sostanze chimiche che funzionano come messaggeri, cioè trasportano segnali da un gruppo di cellule a un altro gruppo di cellule).

Gli ormoni tiroidei trasportano messaggi, segnali, “ordini” alle cellule di organi e tessuti bersaglio. Quando arrivano a destinazione, determinano feedback, cioè risposte che vanno al cervello, che a sua volta rimanda segnali alle ghiandole e così via. In questo modo si regolano, si coordinano le diverse attività del tuo organismo a seconda delle sue esigenze. In realtà non è il cervello a produrre la regolazione, non è la ghiandola, non è l’organo bersaglio, ma è l’insieme circolare di tutti che produce la regolazione. Ciò che avviene è una autoregolazione.

Essa produce determinate proteine, che insieme allo iodio e al selenio che arrivano dal sangue, e ad alcuni enzimi, sintetizzano questi ormoni tiroidei: T3, T4 e Calcitonina.

- T3 (Triiodotironina) e T4 (Tiroxina) vanno nella maggior parte delle cellule del corpo e fondamentalmente aumentano la velocità delle reazioni metaboliche, cioè regolano il metabolismo dei macronutrienti. Il T4 è soprattutto nel sangue e si trasforma anche in altro T3, che perlopiù va nei tessuti, nelle cellule. In ogni cellula, i recettori degli ormoni tiroidei sono nel nucleo. Quindi possono interagire con il DNA, per regolare l’espressione dei diversi geni.

- La calcitonina va nelle ossa e nei reni, contribuisce a mantenere l'equilibrio del calcio nell'organismo, cioè la sua concentrazione nel sangue. Ne riduce la quantità quando ce n’è troppo nel sangue, favorendone il deposito nell’osso. Invece il paratormone, l’ormone secreto dalle ghiandole paratiroidi, ha la funzione contraria.

- Lo iodioè soprattutto nei pesci e crostacei, nel sale iodato. Se c’è poco iodio la tiroide produce pochi ormoni - Il selenioè un oligoelemento antiossidante, protegge la tiroide dal danno ossidativo. Poi, a livello dei tessuti bersaglio, partecipa alle reazioni che rendono attivi gli ormoni tiroidei.

Funziona così: L’ipotalamo (un organetto interno del cervello importantissimo, che regola la termoregolazione, il sonno, la fame e la sete) produce un ormone che va a stimolare l’ipofisi (una importantissima ghiandola grande come un pisello, alla base del cervello, che regola tutte le altre ghiandole del corpo). Questa, a sua volta, produce un altro ormone, il TSH, che stimola la tiroide a rilasciare u suoi ormoni.

Se tutto funziona bene c’è una autoregolazione a feedback, cioè se la concentrazione di ormoni tiroidei nel sangue è fisiologica, l’ipotalamo non dà segnali all’ipofisi che non dà segnali alla tiroide che non produce altri ormoni. Se invece gli ormoni nel sangue sono pochi, arriva il segnale al cervello, che tramite l’ipotalamo comincia la cascata di attivazioni.

La tiroide con i suoi ormoni contribuisce alla regolazione di:

- temperatura corporea

- metabolismo di carboidrati, proteine e grassi

- funzione cardiocircolatoria

- sistema nervoso centrale

- sistema riproduttivo

 

e poi anche a:

 

- sviluppo neurologico e psicologico

- accrescimento corporeo

- formazione e crescita delle ossa

- forza muscolare

- tono dell'umore

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Temperatura corporea: Quando è freddo, la tiroide produce più ormoni, questo aumenta la velocità del metabolismo, così aumenta il consumo d’ossigeno, così aumenta la temperatura corporea. Al contrario col caldo. In questo modo viene mantenuta sempre la stessa temperatura corporea (circa 36,5 gradi, mediamente).

Metabolismo di carboidrati, proteine e grassi: il metabolismo basale è il dispendio energetico dell’organismo a riposo. L’energia è misurata in calorie, che sono quelle che immettiamo mangiando i macronutrienti, cioè carboidrati, proteine e grassi. Gli ormoni tiroidei favoriscono la scomposizione dei carboidrati, delle proteine e dei grassi. Quindi, un numero di ormoni troppo alto ci fa dimagrire, ma ci fa anche perdere muscolo ed energia. Un numero troppo basso, al contrario, per dirla semplicemente, ci può fare ingrassare.

Funzione cardiocircolatoria: gli ormoni tiroidei favoriscono la contrattilità miocardica (in praticano aiutano il cuore a battere, che non è male). Aumentano quindi la frequenza cardiaca. Favoriscono la vasodilatazione periferica, quindi il ritorno venoso, quindi la giusta ossigenazione a tutti i tessuti.

Sistema nervoso centrale: alla nascita, gli ormoni tiroidei in giusta quantità garantiscono il normale sviluppo del cervello. Una loro carenza a questa età può portare a danni cerebrali irreversibili.

Sistema riproduttivo: gli ormoni tiroidei influenzano lo sviluppo di testicoli e ovaie.

Inoltre, aumentano la motilità intestinale, favoriscono l’assorbimento di vitamina B12 e ferro, aumentano la capacità di contrazione muscolare, stimolano la produzione dell’ormone della crescita e altro ancora.

Che danno può arrecare se non funziona bene? Se per diversi motivi (noduli, malattie autoimmuni) la tiroide produce troppi ormoni, avremo IPERTIROIDISMO, che determina un aumento del metabolismo e del consumo di ossigeno, e che potrebbe procurare sintomi come tachicardia, dimagrimento e debolezza, tremori, intolleranza al caldo, sudorazione, sete, dolore agli occhi, diarrea, insonnia, ansia e/o depressione, irritabilità, rabbia, ecc.

Se per diversi motivi (problemi all’ipofisi o all’ipotalamo, carenza di iodio, malattie autoimmuni, radiazioni, asportazione chirurgica, ecc.) la tiroide produce pochi ormoni, avremo IPOTIROIDISMO, che determina un rallentamento del metabolismo, e che potrebbe procurare sintomi come stanchezza cronica, ingrassamento, intolleranza al freddo, perdita di capelli, riflessi lenti, stipsi, secchezza cutanea, ansia e/o depressione, ecc.

Ovviamente ci possono essere anche tumori, che fortunatamente sono quasi sempre benigni. Come tutti gli organi, anche la tiroide può infiammarsi e avremo una TIROIDITE, che quasi sempre è causata da una condizione autoimmune, cioè da un funzionamento anomalo del sistema immunitario che produce anticorpi contro la stessa tiroide.

Come si evidenzia la scarsa funzionalità? Oltre a scintigrafia, ecografia e al test sul consumo di ossigeno, bisogna cominciare con i soliti esami del sangue: concentrazione di T3, T4 e TSH.

- Se ci sono livelli elevati di T3 e T4 e bassi di TSH, quasi sempre avremo ipertiroidismo.

- Se ci sono basse concentrazioni di T3 e T4 e un alto TSH, probabilmente avremo un ipotiroidismo.

I disturbi della tiroide sono in costante aumento, soprattutto nelle donne: almeno una su tre dopo i sessant’anni.

Come curare i disturbi? Non leggendo questo articolo. Non affidandosi a internet. Rivolgersi SEMPRE al proprio medico di fiducia. Premesso questo, sappiamo con certezza che stress, depressione, ansia e problemi psicologici possono influire sul cosiddetto asse ipotalamo-ipofisi-tiroide-ghiandole surrenali e quindi anche sulla produzione di ormoni.

L’attività psicofisica è fondamentale nell’ipotiroidismo, soprattutto per i miglioramenti nel consumo di ossigeno e nella velocità del metabolismo. In caso di ipertiroidismo va eseguita con più attenzione e sotto stretto controllo, cercando al contrario di non velocizzare ulteriormente il metabolismo e privilegiando tecniche di rilassamento ed esercizi di potenziamento ma non molto faticosi.