L’archivio dei diari di Pieve S. Stefano

Questa settimana dal  forum quotidiano che è il mio lavoro,  parlando con i nostri assistiti,  è emerso per due volte l’archivio dei diari di Pieve Santo Stefano.  

Me ne ha parlato Rolanda che sta scrivendo alcuni racconti che invierà a questo archivio. Spoiler: il suo racconto descrive  un’avventura.. Un bagno nelle acque messicane.. arriva un banco di pesci barracuda.  Rolanda e gli altri bagnanti restano immobili, i pesci proseguono, e tutti restano indenni.

Me ne ha parlato di nuovo Anna Maria. Il marito della nipote è originario di Pieve Santo Stefano. Cittadina Toscana al confine con Romagna e Umbria e sede dell’archivio dei diari. 

I racconti telefonici sono della consistenza dell’aria. Il  profumo di viola della primavera 2024 lo ricorderò durante l’estate rovente quando il prato verde e fiorito sarà diventato terreno arido? Prendiamo esempio da Rolanda, fissiamo i ricordi nero su bianco. Scriviamo e salviamo il tutto in un luogo sicuro e accessibile inviandolo all’archivio dei diari.

 L’Archivio Diaristico Nazionale di Pieve Santo Stefano è una istituzione culturale nata nel 1984 su iniziativa di Saverio Tutino e raccoglie la memoria delle persone comuni sotto forma di scrittura di sé.

 L’Archivio è un centro di documentazione, un luogo culturale che attiva numerosi progetti, pubblica libri e una rivista semestrale e organizza annualmente un concorso per diari, il Premio Pieve Saverio Tutino. Dal 2013 ha inaugurato il Piccolo museo del diario.

Come ha detto Ettore Scola..: “È un patrimonio infinito di ricordi, memorie, di storie, di storia italiana. Da una parte c’è questa emozione, questa soddisfazione, ma dall’altra il rammarico che non ci siano musei come questo in ogni città e in ogni paese d’Italia. Pensate quanti milioni di diari, milioni di storie vanno perdute perché non sappiamo che esistono, o perché non sono state mai scritte o, ancora peggio, perché sono andate perdute. Quindi il merito di Tutino è inestimabile”.

Il patrimonio documentale dell’Archivio è riconosciuto nel Codice dei Beni culturali dello Stato ed è composto da: 7244 testi inediti a loro volta suddivisi in:

  • Diari (25%): scritti giorno per giorno all’epoca dei fatti quindi contemporanei agli avvenimenti, immediati e non rivisti - sono testi scritti per se stessi e a volte tenuti segreti.

  • Epistolari (8%): scritti rivolti a un destinatario sotto forma di lettere, possono contenere sia la lettera di partenza che la risposta (in questi casi gli autori sono doppi).

  • Memorie (50%): scritti retrospettivi, che riguardano un periodo passato, rielaborati rispetto ai fatti vissuti, stile “mi ricordo di quando…”.

  • Autobiografie (15%): scritti retrospettivi ma che riguardano tutta la vita di una persona quindi redatti a titolo di resoconto di vita, in genere partendo dal racconto della nascita o della prima infanzia.

  • Altri generi (2%): confluiscono in questa sezione testi che non appartengono alle altre categorie, come libri di conti o album amicorum (quelli che si scrivono collettivamente frequentando una abitazione laddove esiste un quaderno in genere di buona fattura che la padrona di casa consegna ai suoi ospiti per raccogliere pensieri, ricordi, disegni).

Fanno parte del patrimonio dell’Archivio anche la Biblioteca di editi, composta da 3929 volumi all’interno dei quali sono depositate 167 tesi di laurea e dottorati di ricerca sul tema della memorialistica popolare.
Gli argomenti raccolti in oltre 30 anni sono moltissimi, impossibile citarli tutti. Quelli prevalenti sono: Seconda guerra mondiale, emigrazione, lavoro, famiglia, mondo contadino, Grande Guerra.

Il Progetto “Impronte digitali” ha permesso all’Archivio diaristico un nuovo approccio sulla conservazione e fruizione del proprio patrimonio. Se infatti prima del progetto le consultazioni avvenivano solo in sede, dal momento della messa online dei file digitali si potrà accedere al fondo archivistico con un click dal proprio computer di casa o da qualsiasi altro device.. Al 31 dicembre 2015 sono stati digitalizzati 6.132 autori unici, 7.641 formati diversi e prodotti 662.446 file

Se hai un diario, una memoria, una raccolta di lettere o un'autobiografia puoi inviarla al Premio Pieve Saverio Tutino, decidendo se farla concorrere alla selezione annuale o semplicemente depositarla nell'Archivio di Pieve Santo Stefano.
 

Premio Pieve Saverio Tutino
Piazza Amintore Fanfani, 14
52036 Pieve Santo Stefano (AR)
telefono 0575 797730
e-mail info@archiviodiari.it

La partecipazione al Premio Pieve è gratuita

 

sitografia:

http://archiviodiari.org/index.php/diari-online.html







 


 

 







 

Immagini
indicazione di località di Pieve S. Stefano,  città  dei diari