Sul Canto, l'arte e il ricordo di Mariella Fenzi

21 Giugno 2021.

Oggi nella Piattaforma BoS si è commentato il romanzo 'Madam Bovary', io lo avevo letto troppo tempo fa per poter apportare qualcosa di nuovo, però è stato piacevole  ascoltare leinteressante  argomentazioni portate dai partecipanti. Poi, alla fine dell' incontro virtuale, la Dottoressa Cristina Malvi ci ha preannunciato il tema dei prossimi due incontri che saranno tenuti da due esperti: La nutrizione in estate, molto importante per noi anziani e il canto, specialmente in coro, come elemento essenziale e aggregante.

Il canto e il coro sono stati due elementi che hanno affiancato la mia vita sia da quando ero bamb. Io ho sempre cantato e nel canto ho trovato sostegno, condivisione, ottimismo....

Si affacciano ricordi di quando ero bambina e, con le zie e i cugini, seguivo gli uomini che, con i falcetti, mietevano il grano. Il nostro compito era quello di raccogliere le spighe che sfuggivano dai covoni facendo attenzione di non incappare in qualche tagliente 'spuncion' che feriva i piedi scalzi. Era zia Alba che, nel torrido luglio, vestita con maniche lunghe, guanti, calze e un cappello a larghissima tesa, perché allora l'abbronzatura non era una sciccheria, ma segno inequivocabile di una appartenenza ad uno stato sociale inferiore, iniziava a cantare con la sua squillante voce di soprano. Oppure nelle tiepide sere di settembre, illuminati dalla luna piena e dalle acetilene si 'scartosaa' le pannocchie di mais dalle foglie che le racchiudevano. E come non ricordare la vendemmia, con gli scarabei che ronzavano attorno e con il succo dell'uva matura che ti penetrava fino alle ossa e ti sentivi tutta appiccicosa come fossi la miglior colla in commercio!

Tutti lavori faticosi, ma fatti insieme e il canto alleviava la fatica fisica allietandoci, alimentava la speranza che la guerra sarebbe finita e che chi era al fronte sarebbe tornato a casa. Quante canzoni ho imparato, molte anche dal doppio significato , come 'La strada del bosco' 'Lo spazzacamino' 'Mamma mia dammi cento lire'.... Le cantavo a squarciagola felice senza capire ciò che pronunciavo, il vero significato lo avrei capito molti anni dopo.

Mariella Fenzi.