Green Therapy

Categoria
Ambiente
anziani che camminano in un giardino verde

 

E’ sbocciata la primavera! Le temperature sono più miti, le giornate soleggiate, gli alberi in fiore, i prati verdi e pieni di margheritine. Con il risveglio della natura, anche noi esseri umani sentiamo il cambiamento, essendo parte dello stesso ecosistema. Molto spesso, nella nostra quotidianità, ci dimentichiamo dello stretto legame che abbiamo con madre natura e delle sue preziose risorse; così preziose che possiedono un vero e proprio potere curativo, come dimostrato dalle più recenti ricerche scientifiche. 

Con green therapy (terapia verde o ecoterapia) si intendono tutti gli approcci e le pratiche che hanno come presupposto il potere curativo della natura. Il focus è incentrato sulla relazione uomo - ambiente naturale, relazione dalla quale l’essere umano ricava benefici per la salute fisica, mentale, emotiva e sociale. Questi benefici sono stati osservati e verificati anche a livello clinico, rilevando che la semplice osservazione o, ancora meglio, il contatto diretto con la natura, aiuta la guarigione dei pazienti ricoverati ed è particolarmente efficace per il supporto offerto nella cura di disturbi quali ansia e depressione.

La green therapy consta di varie pratiche; di seguito le più importanti. Rossella Failla, in un articolo del dicembre 2021 scritto per il progetto Aging Project dell’Università del Piemonte orientale, definisce e spiega bene cosa sia l’ortoterapia:

<<L’ortoterapia comprende tutte quelle attività di coltivazione, giardinaggio e cura delle piante che si svolgono con l’assistenza e l’affiancamento di operatori specializzati, al fine di promuovere il benessere psico-fisico o di ottenere risultati riabilitativo-terapeutici. Migliora le abilità manuali, l’equilibrio, la coordinazione e la tonicità muscolare, stimola i 5 sensi, allena la creatività, aumenta l’autonomia e il senso di autoefficacia. Viene spesso declinata nella pratica degli orti sociali, appezzamenti di terreno assegnati ad associazioni, persone svantaggiate, anziani o semplicemente ai cittadini, che vengono curati e gestiti in condivisione favorendo l’integrazione, la socializzazione e il senso di comunità>>.

Leggendo il suo interessante articolo, descrive anche cosa sia il giardino terapeutico:

<<Un giardino terapeutico è uno spazio verde appositamente progettato sulle esigenze fisiche, psichiche e sociali di determinati soggetti, per esempio persone fragili, anziani, disabili, persone con problemi mentali, bambini e adolescenti con bisogni speciali. Lo scopo è di integrare la riabilitazione sanitaria o alleggerire il carico farmacologico, attraverso la stimolazione sensoriale che proviene dagli elementi curativi della natura, sulla base di obiettivi clinici predefiniti>>

I giardini terapeutici realizzati presso ospedali e case di cura, nonchè in centri diurni e centri sociali, si dimostrano efficaci per migliorare la qualità della vita dei pazienti, le relazioni, la socializzazione, la creatività e l’espressione personale. La cura del giardino favorisce la serenità, infonde speranza e desiderio di impegnarsi e coinvolge i sensi a 360 gradi.

Infine, nella green therapy è compresa anche la silvoterapia, ossia una pratica basata sul movimento nei boschi e sul contatto fisico con gli alberi. In particolare, abbracciare un albero (tree hugging) porterebbe a una sensazione generale di rilassamento corporeo, maggiore concentrazione, abbassamento della pressione sanguigna e della frequenza respiratoria. La scienza ha dimostrato che questi benefici derivano dalla ionizzazione negativa dell’aria, prodotta appunto dagli alberi. 

Tutto questo rappresenta un'ulteriore dimostrazione dell’importanza di preservare e proteggere l’ecosistema, sfida urgente e impegnativa, che implica attenzione individuale e politiche di contrasto al cambiamento climatico. 

 

https://www.agingproject.uniupo.it/cura-fa-rima-con-natura-stare-bene-con-la-green-therapy/

Commenti_blog

14 Maggio 2022 Anche se la primavera è ritornata e anche se le giornate sono luminose devo dire che, più del Covid, la frattura del gomito ha lasciato profondi impedimenti anche a livello psicologico che mi invitano a restare tra le quattro mura. So che dovrei uscire, ma per farlo devo avere un impegno ben preciso; uscire solo per fare una passeggiata non è più nel mio DNA. Comunque ho la fortuna di avere amiche che mi propongono delle attività che mi piacciono e che mi costringono a uscire . In questo periodo, che le prove del teatro sono terminate, ho iniziato un corso di scrittura e così tutti i giovedì faccio delle belle camminate, anche sotto la pioggia battente; è successo due settimane fa! Però i giorni che decido di non uscire integro il movimento facendo lunghe telefonate girando, non attorno alla casa, ma per le varie stanze della casa.

29 Maggio 2022

Fiori

Dove vi siete nascoste

gialle e querule giunchiglie?

Vi cerco nel mio giardino

che più non rallegrate.

 

Al vostro posto le rose di maggio

sussurrono che un mese è passato

dopo aver risvegliato ricorrenze

e ferite che non si rimarginano.

 

Ma il profumo che spandete nell'aria

mi avvolge come lieve manto

facendomi  sorridere alla vita:

il  cupo inverno oggi è lontano.