Arriva il Natale, prepariamo insieme il panone Bolognese
Un contributo di Susanna
Martedì, 11 Novembre 2025
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Quando le luci cominciano a brillare nelle vie del centro e l’aria profuma di spezie e legna bruciata, a Bologna c’è un segnale inequivocabile che il Natale sta davvero arrivando: è il momento del panone. Questo dolce antico, denso e profumato, racchiude in sé tutta la tradizione e il calore delle feste emiliane.
Il panone bolognese non è un semplice dolce: è una storia di famiglia, di pazienza e di gesti tramandati di generazione in generazione. Già nelle settimane che precedono la vigilia, le cucine si riempiono di ingredienti che parlano di memoria e abbondanza: cioccolato fondente, miele, mostarda bolognese, frutta secca, canditi, uvetta e vino rosso. Ogni famiglia custodisce la propria ricetta segreta, con piccole variazioni che rendono ogni panone unico.
Prepararlo insieme è quasi un rito collettivo. Si comincia la sera, tostando le mandorle e le nocciole, lasciando che il profumo dolce e avvolgente riempia la casa. Poi si mescolano gli ingredienti con calma, impastando con le mani e con il cuore, perché – come dicevano le nonne – “il panone sente se lo fai di fretta”. Dopo la lunga cottura, il dolce viene avvolto in carta e lasciato riposare qualche giorno: solo così i sapori si fondono e diventano armonia pura.
Il momento più bello è quello del taglio, la sera della vigilia o il giorno di Natale, quando il panone viene portato in tavola insieme a un bicchiere di vino dolce o di Albana. Il suo profumo intenso e il suo sapore ricco di frutta e cioccolato riportano alla mente ricordi d’infanzia, risate, tavole imbandite e il calore delle persone care.
Oggi, anche se la vita corre veloce e i dolci si possono comprare già pronti, preparare il panone resta un gesto d’amore e di appartenenza. È un modo per fermarsi un attimo e riscoprire il piacere delle tradizioni vere, quelle che sanno di casa.
Perciò quest’anno, quando arriva il Natale, non limitiamoci ad addobbare l’albero o accendere le luci: mettiamo le mani in pasta e prepariamo insieme il panone bolognese. Sarà un piccolo grande regalo che profuma di storia, famiglia e felicità.
Ecco la ricetta della mia nonna
1 kg di farina 00
1 kg di marmellata di prugne o mostarda bolognese
300 g di zucchero semolato
300 g di cioccolato fondente
100 g di cacao amaro in polvere
200 g di mandorle pelate
200 g di cedro candito
150 g di burro fuso
50 g di zucchero vanigliato
400 g di uvetta sultanina
300 g di miele
5 g di ammoniaca per uso alimentare
4 uova
50 g lievito per panone bolognese
1 cucchaino di caffè
1 cucchiaino di spezie cannella, chiodi di garofano, noce moscata, pepe bianco tutto in polvere
inoltre:
4 cucchiai di miele fluido
1-2 cucchiai di acqua o mandorla amara
300 g di canditi misti ciliegie, arancia, cedro
100 g di mandorle pelate
Per prima cosa mettete in ammollo in acqua tiepida l’uvetta fino a quando si sarà ammorbidita.
Per impastare tutti questi ingredienti è necessaria una ciotola di dimensioni molto grandi in cui verserete il burro fuso a temperatura ambiente con lo zucchero, le uova, il miele, la marmellata, il cioccolato fondente grossolanamente tritato, il cacao, la farina e il lievito setacciati, l’ammoniaca, lo zucchero vanigliato, il caffè, le spezie, il cedro candito a pezzetti, le mandorle intere e l’uvetta ben strizzata. Mescolate il tutto. Per fare questa operazione è consigliabile utilizzare le mani (rimboccandosi le maniche), oppure un grande cucchiaio perché l’impasto è molto pesante per la grande quantità di ingredienti presenti. Dovrete ottenere un composto omogeneo.
Versatelo all’interno di 3 stampi da 24 cm di diametro (o altri stampi anche rettangolari a scelta) imburrati e ben infarinati, arrivando a uno spessore di circa 3 cm. Non è consigliabile superare questa misura perché poi i panoni in cottura cresceranno per effetto del lievito.
Decorate con fettine di arancia e cedro canditi, mandorle intere e ciliegie candite. Cuocete nel forno già caldo a 180° per circa 1 ora – 1 ora e 15 minuti, verificando la cottura con uno stecchino che dovrà uscire asciutto. Se dopo questo tempo lo vedete molto liquido fate una seconda prova in un altro punto perché potrebbe essere che avete infilzato un punto dove c’è il cioccolato fuso.
Sfornate e fate raffreddare. Lucidate più volte con il miele che avrete fatto fondere a fiamma bassa insieme all’acqua. Saranno necessari più passaggi per ottenere una superficie bella lucida.