il mio corpo cambia

 

7 Luglio 2021

Il mio corpo è cambiato

Mi guardavo allo specchio e mi sembrava di essere uguale al giorno precedente poi improvvisamente è arrivato il momento che tutto è cambiato. Sì ho dovuto riconoscere i cambiamenti che prima non si vedevano o si mimetizzavano e  mi sono sentita vecchia. Non anziana , non diversamente giovane, questi nuovi modi per definirmi mi fanno sorridere e poi la parole vecchio non mi dispiace. Mia nonna, a circa cinquantanni, la chiamvano tutti  “ vecia Santi” ma in queste parole c'era rispetto e considerazione. Oggi si tende a sostituire questo vocabolo come se, quelli che ne fanno le veci, cancellassero gli anni accumulati, le défaillance del corpo che si accumulano, l'intorpidimento della mente;  invece  se ci si pensa un attimo  hanno solo il potere di rivestire la parola vecchio con un abito carnevalesco.

Mi sembra giusto ricordare che se si è fortunati tutti si diventa vecchi, meglio se dei vecchi saggi che dei vecchi fastidiosi.

Bene oggi sono una vecchia signora con una certa stabilità mentale, che cerca di sfruttare quel corto filo  di vita che le è rimasto e che, alla sera, pensa che un'altra giornata le è stata concessa. Certo non al meglio perché il provare dolore fisico non è per nessuno una buona compagnia, ma fintanto che mi riesce di sopportarlo  vado avanti cercando di vivere, accantonando, non senza una specie di vergogna, la necessità di chiedere aiuto, magari a degli estranei più che alle persone care che non devono sapere quanto ogni giorno io stia  perdendo coriandoli di autonomia.

Quello che una decina di anni fa avevo temuto si sta concretizzando e mi sto accorgendo di assomigliare sempre di più ad un uomo. Da giovane avevo peli neri sulle gambe, stranamente ora quelli se ne sono andati, ma al loro posto stanno crescendo barba e baffi che il dolore alle mani mi impedisce di togliere. In questo periodo di Covid la mascherina mi ha aiutato a celarli, minimo lato positivo del Covid, e così ho deciso che quando esco continuerò a portarla  assieme a enormi orecchini, sempre per continuare ad affermare la mia appartenenza al mondo femminile. Ho passato una infanzia e un inizio di adolescenza comportandomi come un maschio, soprattutto felicissima di essere considerata tale, poi è avvenuto un radicale cambiamento: la decisione di affermarmi solo come femmina. E' per questa ragione che, quando esco, con fatica continuo ad  indossare orecchini, per continuare a dimostrarlo anche se  oggi  questo mio vecchio corpo mi sta giocando brutti tiri. Corpo mio carissimo continua a modificarti, è nell'ordine della vita, ma sappi che io non smetterò  di lottare per affermare chi sono e cosa sono.

Mariella Fenzi.