Blue Monday

Sono soddisfatta perché, arrivata alla soglia degli ottantaquattro anni,   ho imparato una cosa che mai avrei immaginato. Oggi , 17 gennaio 2021 ,come da calendario, si festeggia il “Blue Monday”. Veramente festeggia non è il termine appropriato perché oggi sarà la giornata più triste dell'anno e non solo per noi italiani, ma per tutti gli abitanti dell'emisfero Boreale. Intanto sono stata fortunata perché proprio in questi giorni, studiando il clima con Taif,  abbiamo parlato di questo luogo e visto fotografie bellissime. Comunque dal momento che sarà la giornata più triste mi sono data da fare per renderla il più accettabile possibile così le altre  che seguiranno, e sono assai, almeno lo spero, saranno certamente migliori nel senso che qualche sorriso ci potrebbe scappare.

Per rendere la giornata “Red Monday” non so se nel calendario sia contemplata la giornata più allegra, ma nel caso esistesse il nome più adatto mi sembra  quello che ho escogitato.  Io e la lingua inglese siamo ai ferri corti,  comunque qualcosa ho imparato anch'io e se blu significa tristezza il rosso significherà allegria per la semplice ragione che sono contrapposti.

Per prima cosa mi sono resa presentabile nel senso lunga doccia, lavaggio dei capelli, creme idratanti, tentativi vari di imitare l'estetista, tuta civettuala …Un sorriso è scappato poi ho meditato a lungo se aprire una stecca di torrone o una barattolo con mandorle ricoperte di cioccolato. Ho scelto quest'ultima ed è stata veramente una buona idea. Ogni volta che la tristezza faceva capolino mi prendevo tre praline e me le mangiavo. Poi il pomeriggio mi è stata di enorme aiuto la telefonata con Taif,  due suoi compagni di classe sono  positivi al Covid  e così è iniziata la Dad e per una settimana la quarantena. Abbiamo corretto i compiti assieme e poi mi ha raccontato alcuni episodi del Corano che lui chiama Curano. Alcuni episodi sono molto simili alla nostra Bibbia e così abbiamo parlato per quasi un'ora. Sono contenta di aver reso questo “Blue Monday” una giornata serena  nella speranza  che quelle che verranno siano migliori.

Mariella

Il 17 di gennaio la Chiesa festeggia Sant'Antonio Abate, nato nel 251 dopo Cristo in Egitto, che ritiratosi nel deserto a pregare e digiunare, è stato considerato il primo eremita e monaco della storia ed è vissuto 105 anni.

Nella civiltà contadina che fu, Sant'Antonio era chiamato "Il befanone", perchè è rappresentato come un vecchio, vestito con un abito marrone e mantello nero, viso scarno e folta barba bianca, attorniato da alcuni animali, fra i quali spicca il maialino e nella tradizione popolare portava pure lui doni, come la befana. Nella civiltà contadina, nei giorni precedenti il 17 gennaio, il prete andava a benedire le stalle e gli animali da cortile, perchè è considerato il protettore degli animali. Il prete dopo avere benedetto gli animali, lasciava, in cambio di un'offerta minima, un calendario che il bovaro attaccava alla porta della stalla. Nel calendario erano riportate, oltre ai giorni ed i mesi, le date delle principali festività religiose, le fasi lunari, l'inizio delle stagioni.

Ora le stalle non ci sono più e nemmeno gli animali da cortile e questa tradizione è andata a morire. Rimane però il calendario, che ho preso in chiesa nel giorno della festa di Sant'Antonio e che ho appeso alla porta della cucina, perchè il santo protegga le due gatte che vivono in casa con me.

Gabriele Vitali