Festival di Sanremo 2022: Parliamone ...

Secondo gli addetti ai lavori gli ultimi Festival sono riusciti molto bene, sia dal punto di vista televisivo che da quello musicale. Buona parte del successo delle ultime edizioni, comunque, si deve ad Amadeus, che dal 2019 ricopre il ruolo di conduttore e direttore artistico.  Amadeus ha grande dimestichezza con entrambi i mondi, frequentandoli entrambi da quasi trent’anni. E dal 2019 a oggi è riuscito a tenere insieme le esigenze di quasi tutti. A lui va riconosciuto il merito di aver portato tanti giovani a Sanremo. Alla fine degli anni Novanta con l’arrivo di Internet, dei talent show, dei social, il Festival di San Remo perse interessi ed ascolti; la Rai fu costretta a cercare nuove forme per rilanciarlo.

La RAI decise allora che la gara di canzoni doveva passare in secondo piano: l’obiettivo diventò quello di costruire un varietà televisivo con la musica al suo interno», i Festival di quegli anni cercavano un impatto televisivo immediato, poi se le canzoni non finivano in radio non era importante.

Fra il 2004 e il 2010 si alternarono alla conduzione presentatori televisivi molto noti come Simona Ventura, Antonella Clerici, Giorgio Panariello, Paolo Bonolis, Piero Chiambretti e Pippo Baudo, che nel 2007 e nel 2008 lo condusse per la dodicesima e tredicesima volta. In quegli anni il concorso fu vinto spesso da artisti che avevano appena partecipato al talent show Amici di Maria De Filippi come Marco Carta e Valerio Scanu, che quindi avevano già un pubblico di riferimento, da meteore della musica italiana come Povia o sconosciuti che imbroccavano la canzone giusta, come i vincitori del 2008 Giò Di Tonno e Lola Ponce.

Diversi addetti ai lavori rintracciano la prima inversione di rotta al Festival condotto da Fabio Fazio e Luciana Littizzetto nel 2013. Presentando gli artisti in gara Fazio spiegò di avere messo insieme «un cast che rispetti il senso della musica di oggi, e che il suo obiettivo non era quello di comporre «un cast televisivo». Scomparvero o quasi gli artisti provenienti dai talent show, mentre furono incluse la band indie rock Perturbazione, il cantante ska Giuliano Palma e l’elettronica dei Bloody Beetroots, che si presentarono col giovane pianista Raphael Gualazzi.

Gli ascolti non andarono benissimo, anzi: ma oggi in molti riconoscono a Fazio di avere riagganciato il Festival alla musica che esisteva e funzionava davvero anche fuori dal Teatro Ariston: nelle radio, nei locali, nei palazzetti, nelle classifiche dei dischi più venduti. Il suo Festival nel 1999, passa alla storia come il Festival che ospitò due illustri premi Nobel come il Professor Renato Dulbecco e Michail Gorbaciov. Da quell’anno i conduttori hanno introdotto sempre più novità facendo crescere interesse tra il pubblico soprattutto tra i giovani. Quest'anno Amadeus ha saputo gestire ogni momento con gli ospiti alla perfezione. La proposta musicale invece ha attirato soprattutto i più giovani: cosa che per anni era stata tutt’altro che scontata. Cosa dire poi dei coconduttori da Fiorello alla Ferilli da Ornella Muti a Drusilla Foer, Lorena Cesarini, a Blanca (Maria Chiara Giannetta). Personaggi italiani famosi e molto apprezzati.  A me è piaciuta molto la canzone cantata da Gianni Morandi e scritta da Lorenzo Jovanotti.Il testo sembra un invito ad apprezzare e godere delle natura, un incitamento a non abbattersi, non chiudersi in se stessi, non fermarsi: <fai entrare il sole, riscaldati, esci, vai, vai così!!!!! A me è entrata proprio dentro, mi ha ricaricato!

Aprite il link ed ascoltatela, con il testo in sovrimpressione.

Marcello Camilli

su Youtube trovi la canzone di Gianni Morandi

 

 

Il Festival di San Remo e stato pubblicizzato con grande anticipo e così , quando è iniziato, ho acceso la televisione anch'io. Per circa trenta minuti l'ho guardata poi ho preferito collegarmi ad Internet e giocare a carte con i miei amici, ascoltando e guardando di tanto in tanto la TV per poi osservare la parte finale. Anche nei giorni successivi tutti i programmi televisivi , ne hanno parlato ampiamente e tutti positivamente, confermando quanto fosse stato divertente lo spettacolo e osannando le canzoni. Anche le persone, intelligenti, colte , mature , giovani con le quali ne ho parlato, si sono dimostrate tutte entusiaste del programma visto.

Io con un po' di rimpianto ho ripensato alle prime edizioni dei Festival ascoltati alla radio, in una cucina fredda perché la stufa era già spenta, e ancora ricordo le canzoni e le canto; di quelle ascoltate negli ultimi anni non ricordo nulla.

Un Festival dove hanno anche voluto parlare degli enormi e attuali problemi che opprimono il mondo. Io ho ascoltato gli interventi di una co-conduttrice della quale  non ricordo il nome, di Drusilla e di Saviano, mi sono sembrate due parentesi da aprire e chiudere in fretta per poi continuare a ridere e dimenticare.

Tutto quello sfarzo, quella opulenza, quegli abbigliamenti sopra le righe e quelle enormi cifre stanziate mi hanno procurato insofferenza e malinconia. Comunque non fateci caso, forse è sempre stato così, io ormai sono una vecchia che non si sa adeguare ai tempi che mutano e magari migliorano, purtroppo senza che io me ne renda conto e senza neppure che sappia comprenderli.

P.S. Grazie Marcello per averci fatto la storia di questi più di settanta edizioni di Festival.

Mariella

Mariella consolati, perchè mia moglie ed io non seguiamo il Festival di Sanremo da 40 anni. Lo riteniamo uno spettacolo inutile ed un dispendio di risorse da parte della Rai. Le canzoni sono particolarmente brutte e passano come meteore, dopo qualche mese nessuno se le ricorda più e tantomeno le canta.
Quest'anno nelle serate del festival mi sono gustato su Rai 5, canale 23, due belle opere liriche: Don Giovanni di Mozart dal teatro comunale di Roma e La Boheme di Puccini dal teatro di Torre del Lago. Opere registrate naturalmente, non in diretta. Nelle altre serate ho scritto un articolo per You Bos e mi sono guardato due film su Netflix.

Gabriele

 

Io invece ballo. Si ballo durante le canzoni da quando avevo 6-7 anni, tanto che i miei ad un certo punto dicevano che o stavo ferma o me ne andavo a letto. Poi un po' per problemi di famiglia e lavoro, un po' per noia per molti anni non l'ho seguito perchè proprio mi sembrava di perdere tempo. Ma quest'anno il giovedì mia figlia è tornata a Bologna e ha lavorato in smartworking 2 giorni e la sera, sedute sul divano ce lo siamo viste. Era la sera di Drusilla Foer ed è stata una meraviglia di ironia, una signora speciale. Mia figlia è esperta di moda (per lavoro) e mi raccontava gli stili degli abiti dei cantanti) e vi dirò anche che ho ballato su alcuni ritmi di canzoni. Insomma un ritorno ad un clima famigliare e felice che avevo perso negli anni e nelle pieghe della vita. Ha dato il via a tanti ricordi d'infanzia.

 

Grazie Gabriele, anch'io per tanti anni non ho guardato  più il festival, la prima sera di quest'anno ho tenuto un po' la TV accesa,  ma da ragazzina non ne perdevo uno e c'era sempre qualche canzone che mi piaceva. Le parole le avevo e così mi era più facile impararle e le cantavo a squarciagola.

Marcello ha ricordato la canzone che ha cantato Morandi, l'ho sentita nei giorni successivi e mi sono ricordata di una che un po' gli assomiglia, invece di aprire le porte, che se vogliamo essere sinceri, è un po' pericoloso, nel 1956 si aprivano le finestre e siccome abitavo al terzo piano non correvo rischi. Sono andata alla ricerca delle parole e così l'ho ricantata assieme a Franca Raimondi , nel caso la vogliate cantare anche voi vi aggiungo il testo. Che diversità di linguaggio, però sono parole che ancora hanno un loro valore perché mi ricordano la mia gioventù. Auguro una bella cantata a tutti...fa bene.

Aprite le finestre
Franca Raimondi

La prima rosa rossa è già sbocciata
E nascon timide le viole mammole
Ormai la prima rondine è tornata
Nel cielo limpido comincia a volteggiar
Il tempo bello viene ad annunciar

Aprite le finestre al nuovo sole
È primavera, è primavera
Lasciate entrare un poco d'aria pura
Con il profumo dei giardini e i prati in fior
Aprite le finestre ai nuovi sogni
Bambine belle, innamorate
È forse il più bel sogno che sognate
Sarà domani la felicità

Nel cielo fra le nuvole d'argento
La luna ha già fissato appuntamento
Aprite le finestre al nuovo sole
È primavera, festa dell'amor

Aprite le finestre al nuovo sol

Sul davanzale un piccolo usignolo
Dall'ali tenere, le piume morbide
Ha già spiccato il timido suo volo
E contro i vetri ha cominciato a picchiettar
Il suo più bel messaggio vuol portar
È primavera, è primavera

Aprite le finestre ai nuovi sogni
Alle speranze, all'illusione
Lasciate entrare l'ultima canzone
Che dolcemente scenderà nel cuor

Nel cielo fra le nuvole d'argento
La luna ha già fissato appuntamento
Aprite le finestre al nuovo sole
È primavera, festa dell'amor

Aprite le finestra al primo amor

Mariella

E' primavera Svegliatevi Bambine! vi ricorderete Rabagliati, la canzone si chiamava Mattinata fiorentina

https://www.youtube.com/watch?v=fMxIJQ0GpjA

se non lo ricordate vi riporto il video. In fondo Sanremo anticipa la primavera e la voglia di rinascita, lo scorso anno abbiamo aperto youbos con le foto della primavera, in questi giorni tutte le mimose sono esplose e allora, SVEGLIAMOCI noi che non siamo più bambine, e scriviamoci i testi delle canzoni che ci sono piaciute tanto.

comincio con questa:

È primavera, svegliatevi bambine
Alle cascine, messere Aprile fa il rubacuor
E a tarda sera, madonne fiorentine
Quanti ricordi diventeranno i prati in fior

Fiorin di noce, c'è poca luce ma tanta pace
Fiorin di noce, c'è poca luce
Fiorin di brace, Madonna Bice non nega baci
Baciar le piace, che male c'è?

È primavera, svegliatevi bambine
Alle cascine, messere Aprile fa il rubacuor

È primavera, che festa di colori
Madonne e fiori tentaste il genio d'un gran pittor
E allora, a sera, fiorivano gli amori
Gli stessi amori che adesso intrecciano i nostri cuor

Fiorin dipinto, s'amava tanto nel quattrocento
Fiorin dipinto, s'amava tanto
Fiorin d'argento, Madonna Amante, le labbra tinte
Persin dal vento si fa baciar

È primavera, che festa di colori
Madonne e fiori trionfo eterno di gioventù

È primavera, che festa di colori
Madonne e fiori trionfo eterno di gioventù